RMT | allestimento

cliente: amministrazione comunale 

costo opera:115000 vari lotti

PROGETTAZIONE PRELIMINARE - PROGETTAZIONE DEFINITIVA

descrizione | NUOVO ALLESTIMENTO INTERNO, ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE, OPERE EDILI RISTRUTTURAZIONE

project team: arch.airaldi giacomo collaboratori:manuel mezzatesta grafica astudionat

_lo stato attuale

Verificata l'intenzione dell'Amministrazione comunale di Aquila d’Arroscia di dotarsi di un progetto organico definitivo di valorizzazione e riqualificazione funzionale della sede comunale del “Museo del Territorio e volti dell’Ubaga”. Il Museo del Territorio, la cui realizzazione è stata fortemente voluta dalla ex Comunità Montana Alta Valle Arroscia,(ora in liquidazione) è un sistema museale la cui finalità è la tutela del patrimonio ambientale e culturale della valle, caratterizzato da importanti aspetti paesaggistici, storici ed artistici. Il quadro in cui si inserisce il Museo, ormai divenuto una realtà fruibile, è costituito dallo scenario offerto dall'entroterra dell'estremo ponente ligure, crocevia di culture e tradizioni diverse. L'iniziativa vuole rappresentare un'alternativa ed un valido supporto dell'offerta turistica della zona costiera, dando la possibilità al visitatore più attento ed esigente di venire a contatto con le tradizioni e la cultura di un entroterra afflitto da problemi di progressivo spopolamento e incalzante depauperamento socio - economico, ma ricco di emergenze storiche ed artistiche di notevole interesse. Il Museo diventa quindi un veicolo di conoscenza del territorio per i turisti, ma anche l'occasione per gli abitanti di ricostituire un tessuto socio - culturale sui valori legati alle specificità territoriali che stanno lentamente scomparendo. Proprio in virtù di tali finalità, il Museo del Territorio si propone come esperienza di conoscenza e di riaggregazione socio - culturale intorno a quei valori che nel tempo hanno condizionato l'esistenza di coloro che hanno abitato la valle, nella consapevolezza che la rinascita dell'intero entroterra passa attraverso la loro riappropriazione. L'iniziativa è finalizzata alla creazione di una rete di punti museali e di itinerari tematici che, coinvolgendo tutti i centri della valle, ne promuova la divulgazione nell'ambito dei flussi turistico-culturali e ne tuteli e valorizzi le emergenze. Le sedi punto previste, di cui alcune già funzionanti, sono sette. In particolare la sede del Museo del Territorio presente ad Aquila D’Arroscia è denominata “MUSEO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE PENNAVAIRE, risulta un  "LABORATORIO ARCHEOLOGICO" ed è oramai attivo da quasi un decennio, anche se il suo allestimento e la vetustà dello stesso lo portano ad avere un’urgente bisogno di intervento per attualizzarlo. Di notevole importanza è il complesso di grotte frequentate dall'uomo in età preistorica, in parte visitabili mediante un sentiero segnalato. Presso il passo di San Giacomo, punto strategico per gli scambi commerciali tra il Piemonte e le zone costiere, vi sono i resti medievali del castello dei Del Carretto. Il territorio, inoltre, offre un eccezionale ambiente naturale di tipo alpino. Le testimonianze che hanno caratterizzato la vita dalla preistoria ad oggi sono state evidenziate nel punto museale di Aquila d' Arroscia, al fine di ricreare le condizioni di vita dei cacciatori del Paleolitico, dei pastori neolitici e dell'età dei metalli, dei Signori Del Carretto e degli abitanti del Castello nominato" Aquila " . Un plastico, situato all'interno del Laboratorio Archeologico, aiuta ad individuare l'esatta ubicazione sul territorio delle grotte, scoperte negli anni '50 da Milli Leale Anfossi e più recentemente oggetto di studio da parte della Soprintendenza Archeologica della Liguria, studio che ha permesso la ricostruzione non solo delle vicende degli insediamenti umani, ma anche delle azioni di sfruttamento del territorio.

La ricostruzione fedele dello scorcio di una grotta, nella quale sono stati collocati oggetti vari di uso comune, ricrea la suggestione di momenti di vita che risalgono ad oltre 6.000 anni fa. Nel piccolo laboratorio preistorico, allestito all'interno del museo, i visitatori potranno cimentarsi nello svolgimento di alcune delle attività tipiche della vita nelle grotte durante l'età preistorica, utilizzando attrezzi, strumenti e materiali del periodo. Grano, macine di tipo neolitico, setacci, recipienti in legno e ceramica ed un focolare permettono, infatti, di eseguire le fasi di preparazione e di cottura del pane; pellicce, lame in pietra, punteruoli ed aghi in osso e corno consentono di tagliare e cucire oggetti ed abiti; fusaiole, lana ed un telaio rudimentale danno possibilità di filare e di tessere.

_Caratteristiche degli ambiti d'intervento

La sede museale è stata attivata oramai più di 10 anni fa e l’allestimento nonché l’involucro edilizio ad oggi necessitano di quelle azioni di riqualificazione edilizia e di modernizzazione secondo tecniche più aggiornate di allestimento. In particolare l’amministrazione comunale si vuole dotare attraverso il presente progetto definitivo di uno strumento in grado di pianificare le azioni di riqualificazione sia in termini economici che di valorizzazione del patrimonio culturale ed edilizio disponibile. Le azioni di tutela e riqualificazione vengono suddivise in SEI LOTTI funzionali in maniera da poter suddividere in tempi e stralci di finanziamento diversi l’intera riqualificazione della sede museale. In lotto di cui ci stiamo occupando in questo ambito è il seguente:

LOTTO A | RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DEL TETTO nuova struttura portante, coibentazione, impermeabilizzazione e manto di copertura

LOTTO B | CREAZIONE DI LOCALE WC ACCESSIBILE E ZONA DI INGRESSO sostituzione dell’attuale locale servizi ad oggi non a norma e ristrutturazione del locale nuovo atrio di ingresso

LOTTO C | ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE E NUOVO ACCESSO realizzazione di nuovo accesso a quota strada e installazione di un ascensore per accedere ad i piani superiori

LOTTO D | SISTEMAZIONE DELLA FACCIATA spicconatura dell’intonaco oggi in forte stato di degrado e rifacimento totale dell’intonaco e della pitturazione di facciata

LOTTO E | RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA INTERNA E SOSTITUZIONE DEI SERRAMENTI opere di ristrutturazione interna e del locali sottotetto e sostituzione di tutti i serramenti in maniera da incrementare il risparmio energetico e il comportamento termo - igrometrico dell’edificio

LOTTO F |  NUOVIO ALLESTIMENTO INTERNO e GRAFICA

_Un nuovo logo e forse un nuovo nomeRisulta a nostro parere per procedere al rilancio del museo stesso identificarlo in maniera inequivocabile con un logo come ad esempio è stato fatto per il recente museo dei Guido da Ranzo, uno strumento immediato e moderno che funga da riconoscibilità sulle diverse pubblicazioni future ( ad esempio il sito o i dépliant della rete dei musei). Forse sarebbe auspicabile anche un nome più snello e immediato. Resta comunque da sottolineare la stretta relazione con il territorio.

_Il territorio e il percorso

Il Museo di Aquila è come abbiamo detto fin dal principio indelebilmente legato al Territorio e alla Valle Arroscia, infatti per raggiungerlo occorre percorrere la strada che si le inerpica verso la località dal fondo valle immersi in un paesaggio agricolo e piuttosto ben conservato, fatto di uliveti ed orti prima e poi piano piano di castagneti e boschi cedui produttivi. Anche la stessa visita alle grotte pone come obbiettivo principale l’individuazione del punto preciso delle stesse, il raggiungerle e eventualmente il visitarle. Da questi spunti nasce la riflessione che la fruizione del museo, ma se si vuole anche del territorio, è indelebilmente collegato ad un percorso sensoriale fatto di ricerca, paesaggio, natura, sapori e suoni…Proprio per questo motivo il nuovo allestimento dovrà essere anch’esso un percorso se pur a scala diversa , sensoriale e tattile che riproduca l’esperienza del territorio e la sua percezione. Un allestimento che chiameremo “percorrere il museo”

_L’idea del nuovo allestimento 2.0 Come si evince dalla tavola allegata il Museo non è altro che una tappa del e nel territorio dove la visita inizia prima di entrare, cercandolo, attraversando, immergendosi, capendo…

_Le sale: sala 0 il territorio Il territorio e le grotte catalogate come Museo Diffuso e le altre emergenze storico, monumentale e paesaggistiche saranno la sala principale del museo e cercheremo di farlo entrare il territorio all’interno del Museo vero e proprio. Ma come?

_Sala 01: INGRESSO La nuova vetrata non sarà solo una soglia per accedere alle sale interne ma sarà il territorio stesso infatti essa sarà costituita da un allestimento e un lettering intagliato e disposto sulla stessa che anticiperà con il logo il museo stesso e costituirà un varco. Sulla vetrata logo, frasi ad effetto e richiami potranno cambiare di anno in anno con una modica spesa (contenutissima) o a seconda degli eventi eventualmente presenti sul territorio. Entrati nella grande sala di ingresso voltata inizierà il nostro percorso di fruizione del museo e ci sembrerà di essere in uno spazio aperto ( sconvolgendo il canone dell’entrare dall’esterno verso l’interno) entreremo cioè in un esterno, il territorio stesso, ambiente chiaro molto luminoso, con la volta intonacata dai colori chiari a terra troveremo una sagoma del territorio della valle un pozzo luminoso dove come per verificare la presenza dell’acqua in un pozzo ci dovremmo affacciare e vederci dentro. Alle pareti nicchie e strutture articolate ci daranno informazioni storiche e informazioni utili sul territorio. Un unico colore domina tutte le strutture dell’allestimento forse un marrone caldo, autunnale come le castagne, o un verde muschio chiaro , o un verde oliva, proprio a valore sottolineare il legame stretto della sala con la natura e il territorio.

_Sala 02 ATRIO: IL BOSCO Questa sala sarà un ambiente meno luminoso, stiamo continuando il nostro percorso e stiamo entrando in un bosco, come in ogni bosco avremo rami e oggetti sulla testa appesi al soffitto, flora fauna, siamo nell’istante prima di entrare nella grotta, il peringresso, alcuni volatili si sistemano e altri appena ci vedono si allontanano, pipistrelli e essenze del bosco ma soprattutto la sala sarà dominata dai rumori del bosco…Presa l’ascensore si accede al piano sovrastante…

_Sala 03: IL PLASTICO Questa sala , si fa più scura e cupa il percorso ci sta portando dentro la grotta vera e propria, al centro il grande plastico restaurato e illuminato in modo puntiforme in un ambiente immersivo, il plastico sarà collegato a due proiettori che diffonderanno due video sulle grotte e delle escursioni che ci vorranno fornire gli speleologi del CAI. L’ambiente è rifoderato di grigio fumo e l’unica luce è puntata sul plastico e arriva dall’alto…a terra un enorme calpestabile grigio come le pareti ( sembrerà di essere in una scatola tutta dello stesso colore) con disegnati in bianco le sezioni della grotta e le incisioni in esse contenute…Da qui il percorso si divide o si entra nel LABORATORIO o nella  GROTTA

_Sala 04 : IL LABORATORIOIn questa stanza si propone un percorso iconografico sulle lavorazione tralasciando il vecchio concetto del Provare che non ha portato a  grossi risultati nel tempo. Un percorso iconografico ad esempio su come funzionava un telaio o su come si arriva dal pane al grano attraverso pannelli in forex stampati con PVC adesivo e appesi alle travi del tetto, gli oggetti oggi presenti rimarranno li come immediata e visivo collegamento con le spiegazioni dei pannelli

_Sala 05 ATRIO – LA GROTTA Si conferma la grotta cosi come realizzata, illuminandola meglio, pulendola e aggiungendo indicazioni di dettaglio su piccoli pannelli luminosi ( cornici luminose) agganciate alla struttura….

status: PROGETTO DEFINITIVO CONSEGNATO IN ESECUZIONE PRIMO LOTTO