SDG | stand

_cliente: pubblico _tipologia intervento:allestimento

_concept

Il Salone del Gusto giunge alla sua ottava edizione, consacra in maniera compiuta la propria vocazione internazionale e si afferma come un momento centrale nel calendario di chiunque al mondo abbia a cuore il cibo. Insieme a Terra Madre, con la quale costituisce ormai due parti inscindibili e interconnesse che dialogano fittamente tra di loro, il Salone del Gusto e' forse l'unico luogo al mondo dove contadini e artigiani, il mondo della cultura accademica e i cuochi, grandi cultori dell'enogastronomia e "semplici" neofiti si possono incontrare, dando vita a scambi e amicizie.

E' il luogo dove si realizza una fitta rete di relazioni nel nome di un cibo sostenibile, che sappia ancora trasmettere gioia, e a cui sia restituito il suo pieno valore. Il Salone del Gusto e' quindi un evento educativo, perché permette di imparare, conoscere, confrontare e informarsi, ma tutto questo si realizza nel nome di un diritto al piacere molto responsabile e pienamente condiviso. E' soprattutto una festa, fatta per conoscere ciò che mangiamo e celebrare l'umanità che è coinvolta nella sua produzione

_perchè al salone

Partecipare al Salone del Gusto per un museo potrà sembrare cosa bizzarra! Sottolineando che si tratta di un "Museo del Territtorio" forse questo sodalizio ci può risultare piu digeribile. Un luogo come dice appunto il claim del Salone del Gusto dove contadini, artigiani e accademici si incontrano, un luogo che è un evento educativo e quindi "l luogo adatto" per un Museo che stringe legami cosi forti con il territtorio che lo ospita : la Valle Arroscia. Territorio stretto ed imprigionato tra la costa ligure e il basso piemonte zona di frontiera ricca di vegetazione, tradizioni millenarie e prodotti tipici, solcato dall' antica "Via del Sale" e dalla "Cucina Bianca". Questo territtorio conserva tradizioni e "culture" fortemente radicate a questa valle, dall'arte pittorica ai lapicidi, dalla maschere di Ubaga, alla erbe officinali, per approdare agli aspetti archeologici ed etnografici della Valle Pennavaire nonchè alle scuole pittoriche cinquecentesche. Proprio per questo abbiamo deciso di partecipare all' importante evento internazionale e allestire questo stand che basa tutti il suoi concetti sul contrasto tra bianco immacolato che rappresenta la "cultura" e i colori scuri accessi bruniti del bosco e delle terre. La "terra" madre di ogni cosa. 

_allestimento

Il pavimento è costituito da un vinile adesivo su sfondo nero che descrive il significato del museo e sparso di innumerevoli foglie di castagno, ricci, e sottobosco per ribadire quali sono le nostre radici: il nostro territtorio. Metaforizzando la vita, un bosco, il suo ciclo produttico che ci regala i prodotti semplici e genuini.Su questo livello zero prendono posto gli oggetti dell'allestimento, semplici, tradizionali. Il pallet in legno che invece che raccogliere per trasportarci i nostri cibi diventa una grande vassoio con una mappa su sfondo bianco dove troviamo il logo del museo e le collocazioni dei vari plessi museali. Su di esso verranno agdagiati i deplian e il materiale informativo sul museo. Completano questa semplice scatola un fondale con il logo del museo. I nostri prodotti tipici, olio, vino, castagne, aglio ecc. Sul fondale nero dove è stampato il logo colorato del museo si stagliano alcuni oggetti quasi alieni, non appartenenti alla natura del "bosco" enormi gruppi di Globi luminosi che rappresentano la purezza e la perfezione della Cultura e del sapere. essi rappresentano il lavoro dell'uomo che nasce dal territtorio e diventa museo per "imparare" e "conoscere". Piccoli globi luminosi contaminano anche il pavimento (cioè il bosco) enfatizzando il legame museo>territorio. Simpatici gadget neri e con il logo del museo sono simpatici omaggi che il visitatore può prelevare dal bosco e collocarli in una teca trasparente in plexiglass "coglierli" in mezzo ad i ricci di castagna e alle foglie secche, quasi pungendoci in maniera da ricordarsi che tali omaggi arrivano dal territorio e richimano le fatiche dell'uomo che coltiva, cura e protegge la nostra valle.  

_oggetti_arredi

globo_slidedesign plastica pannelli sergrafati sottoboscopannine antistess nere

_project team: arch.giacomo airaldi :: collaboratore luca barbieri grafica natale neri 

_brands slidedesign  _general contractor: fasone allestimenti 

status:realizzato