SMA | restauro conservativo

Restauro e risanamento conservativo di immobile religioso con vincolo monumentale e vincolo paesaggistico


_Lo stato attuale

Trattasi di un complesso monumentale di carattere religioso vincolato e di forte connotazione storico/architettonica e paesaggistico situato sul crinale sottoposto a vincolo paesaggistico


_ L’intervento progettato :descrizione

In accordo con la Soprintendenza ai Beni Architettonici della Regione Liguria si propongono i seguenti interventi di messa in pristino e di sistemazione cosi come meglio evidenziato nelle tavole con la leggenda e descrizioni di colore rosso sulle tavole 5-6-7 dello stato di progetto ed in particolar modo:

7.1)pulizia delle crene interne esistenti con asportazione del materiale cementizio non idoneo e sistemazione delle stesse  per rifacimento di impianti esistenti (elettrico, idrico, gas, condizionamento) tramite il riempimento con malta rasante a base di calce e successiva tinteggiatura nel colore bianco ;

7.2) pulizia delle crene esterne esistenti con asportazione del materiale cementizio non idoneo e sistemazione delle stesse  per rifacimento di impianti esistenti (elettrico, idrico, gas, condizionamento) nel solo tratto verticale delle stesse tramite il posizionamento di pietre reperibili sul luogo ( identiche alla muratura esistente) ed incollaggio con malta a base calce con successiva stuccatura "a giorno" non in vista;

7.3) creazione di bauletto orizzontale esterno realizzato attraverso la creazione di vano tecnico e copertura in lastre di ardesia da cm 3 per il passaggio orizzontale delle tubazioni per il rifacimento di impianti esistenti (elettrico, idrico, gas, condizionamento) VEDI PARTICOLARE A;

7.4) asportazione completa sulla parte interna delle murature perimetrali e sulle volte esistenti di materiale rasante non idoneo per la chiusura di parte delle crene realizzate per il passaggio degli impianti, rasatura attraverso intonachino rasante a base calce e tinteggiatura successiva in colore bianco;

7.5) asportazione del materiale cementizio non idoneo utilizzato per la riparazione di porzioni di soffitto - volte a crociera - per infiltrazione d'acqua, pulizia dello stesso, senza la rimozione di ulteriori parte di volta e intonaco esistente e rasatura con intonachino a base calce e successiva tinteggiatura in colore bianco;

7.6) chiusura, sulla facciata sud-est dell'edificio, della bucatura di circa 40 cm finalizzata a dare aerazione al locale esistente da destinare a locale per preparazione dei cibi con pietrame e materiale a base calce, intonaco rasante a base calce nella parte interna e sistemazione esterna con il posizionamento di pietrame di recupero uguale a quello del paramento murario esistente, incollaggio con idoneo prodotto e stuccatura "a giorno" non in vista con malta a base calce;

7.7) asportazione dei materiali di risulta all'interno dell'aiuola  esterna esistente adiacente alla facciata principale dell'edificio e successiva chiusura tramite bauletto realizzato con il posizionamento di pietrame di recupero uguale a quello del paramento murario e stuccatura con malta a base calce e ripristino dell'aiuola stessa attraverso il successivo riempimento con terreno da giardinaggio;

7.8) sistemazione delle lievi modifiche esterne alla facciata con la pulitura del materiale esistente non idoneo e la sistemazione di alcune pietre a vista (evidenti parti in distacco), con il posizionamento di pietrame di recupero uguale a quello del paramento murario esistente, attraverso un'operazione di "sagramatura" localizzata alle parti in distacco. Tale sagramatura sarà effettuata tramite stesura di intonaco a base calce piuttosto liquido steso a cazzuola o spatola e successiva pulitura con stracci bagnati in modo da lasciare vedere la evidente tessitura muraria sottostante.

Tale intervento conservativo dovrà essere localizzato esclusivamente sulle parti di muratura esterna soggette a distacco del materiale lapideo e non dovrà costituire la chiusura dei giunti tra una pietra e l'altra, ma bensì un incollaggio tra di esse.

Per una corretta operazione si dovrà provvedere ad analisi sulle malte così come da indicazione della Soprintendenza ai Beni Monumentali della Regione Liguria;

7.9)asportazione  del materiale di risulta derivante dalle lavorazioni (calcinacci, cocci di piastrelle) presso le aiuole presenti sul sagrato della chiesa, fino al colletto esistente delle alberature e creazione di substrato fertile di terreno vegetale;

7.10) creazione di chiusura costituita da piatti in ferro disposti a 45°  su telaio su disegno e successiva coloritura micanea per consentire alloggiamento delle macchine del condizionamento nel vano oggi a giorno;

7.11) creazione di parapetto in ferro su disegno per portare a norma di legge il muretto oggi esistente. Lo stesso sarà costituito da cavalletti in piatto di ferro fissati al muretto esistente alto mediamente 50 cm con successiva coloritura micanea per la messa in sicurezza del sagrato della chiesa VEDI PARTICOLARE B;

7.12) eliminazione , dopo l'asportazione del materiale di risulta abusivamente interrato, del cordolo cementizio delle aiuole esterne e delimitazione delle stesse con piatto in ghisa circolare a filo dell'acciottolato del sagrato esistente ( come da precedente autorizzazione Prot.818 del 22.01.2004);

7.13) creazione di cancelletto in ferro battuto come da disegno e successiva verniciatura micacea VEDI PARTICOLARE C;

7.14) creazione di serramento in ferro su disegno con apertura rettangolare per la creazione di griglia di aerazione del locale per la creazione di cibi e nella parte inferiore apertura a battente VEDI PARTICOLARE D;

7.15) realizzazione di pavimento in gres porcellanato nel vano adibito a preparazione dei cibi incollato alla pavimentazione sottostante avendo cura di lasciare la stessa inalterata;

7.16) realizzazione di rivestimento in gress porcellanato nel locale destinato ad uso preparazione cibi;

7.17) pitturazione di tutte le superfici interne nel colore bianco;


_Inserimento paesaggistico ambientale 

Tutti gli interventi di messa in pristino e di sistemazioni sono interventi minimi e non prevedono nuove volumetrie e/o elementi tali da modificare l’inserimento paesaggistico ambientale. Gli interventi di mera finitura sono stati progettati e saranno realizzati con l’obbiettivo della tutela del bene monumentale e degli aspetti paesaggistici. Si rimanda per tale trattazione alla relazione di compatibilità paesaggistica. La relazione paesaggistica costituisce per l’Amministrazione competente la base di riferimento essenziale per le valutazioni previste dall’art. 146, comma 5 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.  L’intervento progettato trattandosi di opere di rifinitura sono pertanto compatibile con i caratteri tipologici del luogo in quanto non vengono modificati i fronti esistenti ma bensì vengono riqualificati con il paramento faccia a vista con  cromatismi e le pezzature tipiche del bene. La destinazione della zona rimane inalterata. Non vengono modificata la presenza del verde la stessa viene valorizzata con la presenza della sistemazione delle alberature esistenti e delle aiuole. L’intervento progettato è perfettamente compatibile con le principali direttrici di percezione del paesaggio anzi esse verranno potenziate in quanto l’intervento riqualificherà la zona costituendo un belvedere sull’intera area, sul parco, e sulla valle anfiteatro con lo sfondo il territorio di borgio, le frazioni e il mare. L’intervento è perfettamente compatibile con le i coni visuali esistenti e quelli che intercetta intercetta.