OBB | villino

cliente privato | costo 260 mila euro 


_l'intervento

L’intervento proposto consiste nella realizzazione di un piccolo fabbricato di modesta entità planovolumetrica da adibire in parte (piano interrato) a deposito attrezzi e ricovero materiali per le attività di conduzione del fondo mentre nei piani sovrastanti al soddisfacimento dei desideri abitativi della titolare e dei suoi famigliari.

L’intervento edilizio cosi come definito dalle N.d.A. del PRG consiste in un edificio connesso alla conduzione agraria del fondo ha tipologia rurale, unifamiliare. La sua superficie lorda non è superiore a mq 200, la superficie massima destinata a terrazzi a sbalzo non supera ¼ della superficie lorda, è costituita da un appartamento con almeno tre vani abitabili oltre a quelli accessori,non occupa oltre il 20 % della superficie anche non contigua del terreno asservito,  cosi come espressamente previsto  dall’art. 26 della N.t.A del P.R.G.. Gli annessi rustici cosi come definiti e previsti dalla N.t.A del P.R.G.  non hanno altezza superiore a 4,5 ma bensì 3,00, sono dotati di servizi igienici  ed hanno piccole aperture sufficienti a garantire l’illuminazione e l’aereazione e le aperture necessarie all’ingresso dei mezzi agricoli e/o veicolari. La superficie massima degli annessi rustici è di 125 mq conforme a quanto stabilito  dall’art. 26 della N.t.A del P.R.G. comma 4 punto b trattandosi di azienda agraria con “Sa” compresa tra i mq 5000 e mq 10000.


_la progettazione

L’intervento progettato risulta perfettamente integrato con la struttura insediativa territoriale cosi come storicamente conformatasi all’andamento orografico, ai caratteri tipologici e morfologici riconoscibili nel contesto ambientale locale e la manica del fabbricato non supera i 12 ml. La tipologia qui presentata della quale si richiede il permesso di costruire è ascrivibile nella “Casa Rurale Mediterranea” secondo una lettura critica in chiave contemporanea del tema in oggetto. Infatti il piano degli annessi rustici risulta parzialmente interrato, mentre i livelli superiori in elevazione non superano le altezza massime consentite dalle norme di zona ( 7 mt). Il piano seminterrato risulta completamente rivestito in pietra locale , mentre parte dell’elevazione viene intonacata in modo da enfatizzare e non appesantire la consistenza volumetrica. Si viene cosi a creare una composizione tra volume con paramento  murario in pietra locale faccia a vista e volumetria intonacata che connota tipologicamente il manufatto e crea diaframmi su profondità diverse articolando di fatto una tipologia planimetrica molto schematica ed elementare. Una conformazione morfologica molto pulita, piena e materia, con l’aggiunta di elementi quali il pergolato , il muro massivo, la copertura inclinata, il giardino e l’orto, il basamento in pietra tipici del costruire locale e mediterraneo. La costruzione risulta quindi “organicamente” inserita nel contesto e nel paesaggio agrario in sintonia sia con l’edificato presente che con la vegetazione circostante. Al piano terra troviamo il soggiorno e la cucina con annessi servizi igienici e una camera oltrechè un piccolo studiolo. Al piano primo invece al quale si accede tramite la scala interna troviamo la camera da letto padronale e i suoi servizi. Le bucature sono di forma rettangolare con serramento interno al filo di facciata in modo da non enfatizzare l’effetto specchio che non armonizzerebbe l’inserimento paesaggistico dell’edificio. Per connotare una certa “leggerezza” strutturale e volumetrica si provvederà a predisporre i pergolati con piccoli elementi frangisole che diventano parte essenziale della composizione architettonica come si può evincere dalla sezione di progetto. Le superfici prospicienti l’edificio quindi possono a seconda delle condizioni metereologiche e climatiche evolvere attraverso l’apertura o la regolazione degli elementi frangisole metaforizzando di fatto il lavoro agricolo dell’uomo sul terreno legati da un inscindibile rapporto. Il legame tra uomo e natura si concretizza anche e soprattutto  in chiave architettonica  con i principi fondativi della bioedilizia.


_la struttura

La tecnologia costruttiva è mirata ad una essenziale economia di risorse in fase esecutiva e gestionale, in coerenza con il contesto e le sue tradizioni. Le fondazioni verosimilmente saranno eseguite o con platea continua o con plinti. Le strutture portanti saranno in c.a gettato in opera calcolati secondo la normativa vigente (a tale proposito dove prescritto verrà presentata regolare denuncia all’ufficio c.a. della provincia prima dell’inizio dei lavori). Come già accennato parte della muratura perimetrale doppia a camera d’aria verrà realizzata con rivestimento in pietra locale a spacco con corsi orizzontali magri e fuga minima oppure intonacata con intonaco alla genovese ad effetto cromatico nelle gradazione delle sabbie chiare quasi bianche. Tale tipologia di muratura permette una migliore trasmittanza termica dell’edificio e garantisce il corretto risparmio energetico alla base di una buona e consapevole nuova edificazione in periodi in cui tali problematiche riscuotono una giusta attenzione e risoluzione. I solai interpiano e  di copertura sono costruiti in latero cemento e la soletta di copertura verrà dotata di manto di tegole laterizie di tipo marsigliese e bordatura in lastre di ardesia. I pluviali e le gronde saranno realizzati in rame e i pergolati e le ringhiere saranno realizzati in profilo metallico di esiguo spessore su disegno molto semplice. L’intervento prevede altresì la sistemazione dell’area circostante l’edificato con la creazioni e ricostruzione dei muri da fascia con altezze contenute( inferiore ai ml 2) per raccordare le quote del terreno esistente con le nuove quote di progetto dell’edificio e delle pertinenze.


project team | arch.airaldi giacomo arch.cha ivano 


status | progetto approvato